mercoledì 17 settembre 2014

L'idiota, lo sterco e la sua immobilità




Vi sono persone che compiono sforzi immani per mostrarsi spregevoli… inutile fatica, poiché basterebbe che gli stessi restassero immobili.
 La sola esistenza in vita dei succitati è prova inconfutabile del loro essere discendenti diretti dello sterco.


             
                     



Foto: Jean Désiré Gustave Courbet, autoritratto
Brano musicale di Piero Ciampi  (Livorno, 28 settembre 1934 – Roma, 19 gennaio 1980)
Testo ADIUS:

Il tuo viso esiste fresco
mentre una sera scende dolce
sul porto.
Tu mi manchi molto,
ogni ora di più.
La tua assenza è un assedio
ma ti chiedo una tregua
prima dell'attacco finale
perchè un cuore giace inerte
rossastro sulla strada
e un gatto se lo mangia
tra gente indifferente
ma non sono io,
sono gli altri.
E così...
Vuoi stare vicina? nooo?
Ma vaffanculo. Ma vaffanculo.
Sono quarant'anni che ti voglio dire... ma vaffanculo.
Ma vaffanculo te e tutti i tuoi cari. Ma vaffanculo.
Ma come? Ma sono secoli che ti amo, cinquemila anni, e
tu mi dici di no? Ma vaffanculo. Sai che cosa ti dico? va-ffan-culo. Te,
gli intellettuali e i pirati. Vaffanculo. Vaffanculo .
Non ho altro da dirti. Sai che bel vaffanculo che ti porti nella tomba?
Perché io sono bello, sono bellissimo, e dove vai? Ma vaffanculo. E
non ridere, non conosci l'educazione, eh? Portami
una sedia, e vattene.

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