venerdì 20 settembre 2013

Il giorno prima della felicità di Erri De Luca



“ I suoi racconti diventavano ricordi miei.
Riconoscevo da dove venivo, non ero figlio di un palazzo, ma di una città.
Non ero orfano di genitori, ma una persona di un popolo.
Ci congedammo a mezzanotte.
Mi alzai dalla sedia che ero cresciuto, ero più alto, sotto i piedi c’era una suola che mi alzava di nuovi centimetri…
Mi aveva trasmesso l’appartenenza.
Ero uno di Napoli, per compassione, collera e pure vergogna di 
chi arriva tardi a nascere.” 





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