lunedì 30 settembre 2013

Mal Waldron Quintet - Live at The Village Vanguard



Il “piano” per la Prestige Record. 
Qui in una session memorabile in uno dei templi del Jazz.
Ad accompagnarlo sul palco Woody Shaw (flicorno, Charlie Rouse (sax tenore, Mal Waldron (contrabbasso),Ed Blackwel (Batteria).
Buona visione
Angelo

  

venerdì 27 settembre 2013

Il mio incontro

Tributo ad uno dei più grandi scrittori che ho avuto il piacere di conoscere, di leggere e di condividere. Tributo ad Alvaro Mutis uno dei più grandi scrittori di sempre... e che come tale rimarrà nella memoria di chi è riuscito a gustarne il piacere.
 Il mio incontro con L’ultimo scalo del Tramp Steamer.
Anni fa, purtroppo molti anni fa, durante il mio primo Natale in libreria. Iniziai a lavorare all'Angolo Manzoni a settembre per la scolastica, mi fermai sino a Natale e tolto l’anno regalato allo Stato, per quelli che allora erano obblighi, non sono più uscito da quest‘Angolo.
La frenetica rincorsa ai regali di Natale era iniziata da qualche giorno, gente in libreria, io spaesato cercavo di capire dov'ero finito e cosa potevo fare per  quelle persone che cercavano di regalare un libro a qualcun altro. Un anziano signore, poi scoprii essere un pittore, entrò in libreria e chiese una sedia, si sedette e mi guardò mentre mi aggiravo tra i banchi e la gente. Mi chiamò, mi salutò, si presentò e mi diede un foglio scritto a mano, con quella calligrafia curata che tanto mi ricordava quella di mio nonno e che tanto avevo apprezzato. Sul foglio, in rigoroso ordine alfabetico una dozzina di nomi con a lato il grado di parentela, di conoscenza o di legame. Poi sempre a lato di ognuno le caratteristiche del soggetto, la professione, l’età e un aggettivo che fosse in grado di connotarli. Mi guardò e mi chiese di trovare per ogni persona presente in quella lista un libro adatto.... La sudorazione abbondante prese il sopravvento sul clima invernale... Mi guardò consapevole dell’imbarazzo che aveva provocato, appoggiò la mano sul mio polso e mi disse: “ ho tutto il tempo di cui ha bisogno”.  Io e il suo elenco girovagammo per la libreria scavando nelle allora sicuramente limitate conoscenze letterarie cercando di abbinare una storia a quelle persone. Faticosamente tornai da lui con i libri e gli abbinamenti fatti. Li guardò, li esaminò... Mi ridiede due dei libri scelti e sorridendo mi disse che avevo scelto bene, ma proprio quei due libri li aveva appena regalati lui e proprio a quelle due persone... Me ne trovi altri due... Tornai da lui con altri due libri, approvò la scelta e mi chiese di impacchettare il tutto mettendo il nome su ogni pacchettino. Mentre finivo di impacchettare, prese dallo scaffale Adelphi L’ultimo scalo del Tramp Steamer, scrisse, rigorosamente a matita,  un qualcosa nel frontespizio e mi chiese di impacchettare anche quello. Sistemai con cura tutto in un sacchetto, pagò e alzatosi dalla sedia prese l’ultimo pacchetto, quello senza nome, quello del Tramp Steamer e me lo diede augurandomi Buon Natale.

“Questo libro sarà il centro dei suoi libri, questo libro sarà il modo con cui farà questo mestiere” Un libro per ognuno.
Grazie per il suo impegno.

Queste righe sbiadite sono a casa mia in quella copia del Tramp Steamer.
Nicola Roggero libreria Angolo Manzoni, Torino.










lunedì 23 settembre 2013

John Coltrane Live 1960 1961 1965



Auguri “Trane”.
Il 23 settembre del 1926 ad Hamlet nasceva John William Coltrane,  uno dei più grandi geni di sempre.
Mi pare opportuno ricordarlo proponendovi l’ascolto e la visione di questo splendido video che raccoglie diversi classici della sua carriera.
A condividere il palco con lui altri giganti del jazz quali: Elvin Jones, Jimmy Garrison, McCoy Tyner, Stan Getz.
 



Foto dal web
 

sabato 21 settembre 2013

È la - tua - stampa, bellezza!

Im - bava- (ra) - gliare la stampa, i giornalisti?

No, non sarebbe remunerativo, non servirebbe ai fini di qualsivoglia indottrinamento (brutto termine vero?).
Vietare la divulgazione di notizie tacitando chi le notizie le taglia, cuce, incolla, assembla non ha alcun senso.
Immettere, invece, sulla piazza un profluvio di informazioni fuorvianti o inutili, celando così in un mare d’immondizia le Notizie degne di questo nome, è funzionale alle leggi di mercato.
Vi è, oltre al conseguimento del guadagno monetario, l’affermazione costante del dominio sulle masse.
Tante notizie devianti, inutili, futili creano profitto, obnubilano menti introducendo al loro interno ciò che i poteri forti desiderano.
Perché, quindi, privarsi di tanta abbondanza se, pasturando abbondantemente le acque, i pesci abboccano?
Pochi, pochissimi i giornalisti che stimo, perché molti sono solo volgari scribacchini prezzolati.


venerdì 20 settembre 2013

Il giorno prima della felicità di Erri De Luca



“ I suoi racconti diventavano ricordi miei.
Riconoscevo da dove venivo, non ero figlio di un palazzo, ma di una città.
Non ero orfano di genitori, ma una persona di un popolo.
Ci congedammo a mezzanotte.
Mi alzai dalla sedia che ero cresciuto, ero più alto, sotto i piedi c’era una suola che mi alzava di nuovi centimetri…
Mi aveva trasmesso l’appartenenza.
Ero uno di Napoli, per compassione, collera e pure vergogna di 
chi arriva tardi a nascere.” 





mercoledì 18 settembre 2013

Tsuyoshi Yamamoto Trio - Blues for Tee


Tsuyoshi Yamamoto

Three Blind Mice è una casa discografica made in Japan che, sopratutto nei primi anni settanta, si è dedicata alla produzione di progetti che son diventati tutti ambitissimi dagli amanti del genere.
Album di debutto questo di Tsuyoshi Yamamoto ed è prodotto proprio dalla TBM.
Lui, classe 1948, è uno dei pianisti più seguiti ed apprezzati nel paese del sol levante.
Pochi fronzoli, semplicità condita da determinazione; forse il suo segreto è proprio questo.
 Da Tsuyoshi Yamamoto andiamo ad ascoltare Blues for Tee.


Tsuyoshi Yamamoto piano, Akira Daiyoshi contrabbasso, Toshio Osumi alla batteria.



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lunedì 16 settembre 2013

Il libro

Un libro diviene, per me, un compagno che segue “accompagnando" i miei pensieri sino a sfiorarmi la pelle.
Intime sensazioni.
Una particolare eccitazione mi pervade quando alcuni miei pensieri, talvolta antichi, li ritrovo in bella mostra sulle loro pagine; come un’offerta, come un oggetto caro restaurato da abili mani, come un profumo nascosto tra le pieghe della memoria.
Lì, avverto lo scrittore similmente a un compagno discreto, un amante capace di leggerti dentro, percepisco una sottile sensazione di appartenenza, lo sento nel profondo della mia essenza come venuto da un “già stato”.
Accosto le narici tra la piega della rilegatura per impossessarmi della sua fragranza.
Sono affascinata dalla copertina, dalla sensazione che provo carezzandone la superficie; talune richiamano alla memoria il senso tattile della seta.
L’immagine; un silente custode sulla soglia, là per accogliermi.
Non leggo mai prima la prefazione, amo entrare con gli occhi bendati, mi piace farmi sorprendere.
I personaggi hanno connotati fisici precisi che non assegno, razionalmente, loro; mai hanno assunto una somiglianza di qualcuno a me conosciuto nella vita e neppure acquisiscono, o hanno acquisito, fattezze di personaggi già incontrati in altri libri.
Sento e ascolto le loro voci, le risa, i sussurri.
Ne osservo l’incedere, riconosco le differenti gestualità.
Procrastino la lettura quando, il libro, volge al termine; mi preparo al congedo.
Gratitudine per il senso d’intimità che riesce a donarmi.
Quando leggo l’ultima parola, quella che sancisce la fine, sono pervasa da una densa sensazione di tristezza, una percezione come di abbandono.
Avverto un vago senso di solitudine.

Melanconia celata da un sorridente commiato: come quando si saluta qualcuno con la consapevolezza che “addio” sarebbe più onesto di “arrivederci”.


giovedì 12 settembre 2013

Trilogia della frontiera di Cormac McCarthy


“ Dicono che chi non conosce la storia è condannato a ripeterla, ma io non credo che conoscerla serva a qualcosa.
L’avidità, la follia e l’attrazione per il sangue sono una costante della storia e questa è una cosa che persino Dio
 –  che sa tutto quel che si può sapere –
sembra incapace di modificare”




Libreria Angolo Manzoni di Nicola Roggero via Cernaia 36/d Torino 011/540260 http://www.angolomanzonilibreria.it/

martedì 10 settembre 2013

Dhafer Youssef - 2010 Mezzo Live - Full Contert


Con Dhafer Yousef  siamo in Tunisia, detta anche la Porta del Deserto.
Oud liuto e piano a creare  meltin pot in purezza.
Per apprezzarne le sue qualità è decisamente consigliabile vivere un suo concerto.
Da youtube:




http://www.dhaferyoussef.com/

http://www.amazon.com/Malak-Dhafer-Youssef/dp/B00002DFP0/ref=ntt_mus_ep_dpi_5

lunedì 9 settembre 2013

Dignità e orgoglio

Dignità e orgoglio
Con-fondere orgoglio per Dignità. 

Diffido delle persone molto orgogliose, non mi piacciono, dubito di loro. 
Mi è capitato più volte, soprattutto ultimamente, di constatare la (comoda?) con-fusione tra orgoglio e Dignità.
Dignità; un sentimento importante, rispettoso, nobile.
 L’essere persona con dignità non prescinde, innanzitutto, dalla dignità verso il proprio essere.
 Dignitoso è colui chiede scusa quando, dopo una sana introspezione, capisce d’aver sbagliato e degna l’altro di un chiarimento.
 Ascolta mettendosi nei panni del suo interlocutore per non offenderne la dignità, è di mentalità aperta pronta al cambiamento, all'evoluzione. 
L’essere umano dotato di dose eccessiva d’orgoglio confonde i due sentimenti partendo da un presupposto di superiorità, quindi di chiusura. 
L’orgoglioso ad oltranza è spesso borioso, presuntuoso; è ottuso. 

Ho osservato orgogliosi eccessivi perdere repentinamente anche il minimo rispetto per loro stessi, convinti d’aver perso solo l’orgoglio, ma senza accorgersi che l’unico sentimento che avrebbero dovuto coltivare prima e salvaguardare dopo sarebbe dovuta essere la loro dignità.

giovedì 5 settembre 2013

Questa città che sanguina di Alex Preston

“ Probabilmente non vuoi un consiglio da uno come me.
Non sono un bell’esempio di successo eh?
Però penso che la vita sia troppo corta, cazzo.
Quello che ho imparato dalla morte della mamma di Raymond è che non sai mai quanto tempo ti resta.
Merdate del genere ti fanno venire voglia di passare il tempo con le persone che ami, di fare cose che ti piacciono, di non sprecare il tempo a fare stronzate solo perché potresti guadagnarci un po’ di soldi in più”
Un libro travolgente, senza pause, senza puntini di sospensione.
Un libro sul nostro tempo, sulla necessità di viverlo davvero.


Libreria Angolo Manzoni di Nicola Roggero via Cernaia 36/d Torino 011/540260 http://www.angolomanzonilibreria.it/

Libreria Angolo Manzoni, via Cernaia 36/D Torino

Una passeggiata sotto i portici di via Cernaia, nel cuore di Torino. Lì la libreria Angolo Manzoni di Nicola Roggero. Conobbi Nicola molti anni fa perché la sua libreria è situata a pochi passi dal centro d’arte presso il quale insegnavo. Scaffali colmi di libri e cataloghi d’arte saziano gli occhi con colori e forme. Il profumo inebriante e avvolgente solletica la fantasia. Entrare all'Angolo Manzoni è come dedicare a se stessi un pezzetto di tempo; tempo di cui troppo spesso non godiamo. Nicola consiglia le letture con fare garbato e pacato, ama leggere e questo lo trasmette senza troppi fronzoli o melensaggini di sorta.
Saranno suoi i consigli letterari su questo blog; saranno suoi perché ha gusto e professionalità in abbondanza.
Libreria Angolo Manzoni di Nicola Roggero via Cernaia 36/d Torino 011/540260 http://www.angolomanzonilibreria.it/

martedì 3 settembre 2013

Prospettiva di Wislawa Szymborska

Si sono incrociati come estranei,
senza un gesto o una parola,
lei diretta al negozio,
lui alla sua auto.

Forse smarriti
o distratti
o immemori
di essersi, per un breve attimo,
amati per sempre.

D'altronde nessuna garanzia
che fossero loro.
Sì, forse, da lontano,
ma da vicino nient’affatto.

Li ho visti dalla finestra
e chi guarda dall'alto
sbaglia più facilmente.

Lei è sparita dietro la porta a vetri,
lui si è messo al volante
ed è partito in fretta.
Cioè, come se nulla fosse accaduto,
anche se è accaduto.

E io, solo per un istante
certa di quel che ho visto,
cerco di persuadere Voi, Lettori,
con qualche verso occasionale,
quanto triste è stato.

lunedì 2 settembre 2013

Renaud García-Fons The Marcevol Concert

Siamo ancora in Europa, nel sangue della catalogna, anche se il musicista in questione è nato nel 1962 vicino a Parigi.
Renaud Garcia Fons, contrabbassista che si è avvicinato alle sonorità Jazz dopo gli studi classici.
È facile percepire le atmosfere in sue diverse esecuzioni, tutte comunque contaminate da sonorità meltin-pot.
Non comune è il suo strumento, ai più attenti, infatti, non sfuggirà la presenza della quinta corda che viene usata per completarne la già ricca tavolozza cromatica. Quello che vi propongo oggi è un suo concerto recuperato su you tube che, a mio avviso, rende magnificamente l'idea.
Buon Ascolto
Angelo


http://www.renaudgarciafons.com/ http://www.amazon.it/s/?ie=UTF8&keywords=renaud+garcia-fons&tag=slhyin-21&index=music&hvadid=17015449310&ref=pd_sl_61q4mwfbih_b

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