mercoledì 7 marzo 2018

Emoziona-ti


Una mattina iniziata come tante altre; tutto storto.
Telefonata spiacevole, treno, come quasi sempre, in ritardo.
Il mio costante intento di circondarmi di “bello”, con l'unico scopo di sopravvivere alla bruttura che ci circonda, messo a durissima prova.
Stazione di Porta Nuova a Torino, l'arrivo, la corsa nell'atrio, il bus alla fermata n° 40 della GTT. L'autista, probabilmente intenerito dal mio ansimare per la volata, apre le porte fuori fermata.
Un piccolo raggio di sole, è già molto.
Pullman gremito. Al fondo il vociare di una scolaresca di nanetti. Il chiasso bello, bello come la loro pelle diversamente colorata. 
Nanetti da asilo, oh scusate; scuola materna.
Una piccola e deliziosa voce rivolge una domanda alla maestra in piedi vicina a loro:
“Maestra cosa vuol dire emozionato?”


Emozionato, emozioni… eccolo il bello del mio giorno. Un nanetto che pone, alla povera maestra, una delle domande più difficili; cosa sono le emozioni.
Bello il mio nanetto, bello lui. Buona vita tesoro, buona vita chiunque tu sia e scusaci, se puoi, per l'aridità che ti stiamo lasciando.


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