giovedì 3 ottobre 2013

Come migliorare il tamarro che è in noi, alcune semplici regole.

L’essere dei cafoni è (ahimè-ahinoi) ormai caratteristica comune a molti individui.

Constatato che né il pomposo “galateo” né il naturale “buon senso” hanno sortito una qualsivoglia miglioria nei rapporti con “l’altro”, consiglio di seguire  alcune regole così da divenire dei perfetti cafoni.
Sono dell’idea, soprattutto in tempi come quelli che viviamo, che sia cosa buona una qualche specializzazione… quindi: suvvia,  non indugiare, bandite siano le approssimazioni!

Di seguito alcune semplici regole, affinché  tu possa migliorare il tamarro che è in te.
1) Se ti viene rivolta una domanda; sii evasivo.
2) Quando ricevi missive, quali e-mail o lettere; non rispondere.
3) Se incontri qualcuno; non salutare mai per primo.
4) Se trovi chiamate perse o messaggi sulla segreteria telefonica; non richiamare per nessun motivo.
5) Non ringraziare mai; tutto ti è dovuto.
6) Se prendi un impegno, non mantenerlo; tu sei il meglio.
7) Quando ricevi uno Short Message System (SMS); se proprio devi rispondere,  attendi almeno un giorno prima di scrivere.
8) In compagnia del tuo ospite non spegnere mai il cellulare, rispondi sempre alle telefonate senza scusarti; devi far sentire l’altro un numero in mezzo a mille numeri.
9) Sorridi compiaciuto leggendo i messaggi che ti arrivano, mostrerai così noncuranza per la presenza dell’altro, è un ottimo metodo per creare barriere; esisti solo tu.
10) Quando incontri un conoscente dialoga con lui, non ti curare della persona con cui ti stai accompagnando, non effettuare alcuna presentazione; diversamente ti mostreresti persona garbata.
11) Invadi lo spazio altrui sia che si tratti di un spazio reale così come di uno spazio virtuale, non badare a quelli che sono i gusti e le tendenze del ricevente; al perfetto cafone non è richiesta osservazione.



Vi sono persone che non necessitano di alcun allenamento, l’esser dei perfetti cafoni è, per taluni appunto, una dote innata.


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