domenica 6 gennaio 2019

Supercoppa Esaurita


Tsu-chu
calcio



Avevamo una manciata di anni, pochi da non usare, per contarli, tutte le dita 

delle mani.
                                                      Io e Cinzia.

Bimbe con i calzoncini corti in un cortile urlante e profumato da biancheria stesa 

al sole.
                                              
                                                I figli degli anni '60.

Portavamo fieramente le croste rinsecchite sulle ginocchia. Croste che si 


formavano a ogni inizio di primavera per scomparire solo dopo il primo ottobre, 

giorno in cui iniziavano le scuole.

Non eravamo sole io e Cinzia. Insieme a noi i nostri amici e compari di 

ginocchia sbucciate;

Enzolino, Enzolone, Mario, Lucianino, Marco, Luca, Diego.

Loro erano quelli con cui giocavamo a ogni gioco, da Madonnina a Figiu. 

Giocavamo alle Olimpiadi, a Mollettone alla Settimana e giocavamo a calcio… 

calcio.

Non ho mai troppo amato quel “gioco”, tuttavia se si decideva di calciare, 

anziché girare come trottole impazzite intorno alla roulotte dei genitori di Diego, 

io giocavo.

Cinzia, se ben ricordo, era posizionata all'attacco io in porta.

I nostri amici non hanno mai manifestato disappunto rispetto alla differenza 

sessuale. Siamo cresciute in un cortile insieme a tutti maschi, ma eravamo 

bimbi, solo bimbi e nessuno di loro si è mai sognato di dirci: “ voi No”. 

Secondo me non lo hanno mai neanche pensato.

Eravamo come loro, non mi ha mai neppure sfiorato il pensiero che essere 

femmina fosse un problema o, peggio, segno d'inferiorità. Noi giocavamo, 

giocavamo tanto e sempre.

Oggi mi rendo conto che nessuno proteggeva nessuno e tutti proteggevano tutti.

Oggi mi rendo conto che le cose così come sono non vanno bene, il disgusto sta 

via via prendendo il posto del cattivo gusto. L'astina dell'abitudine alle 

nefandezze si alza sempre di più e la società (NOI, NOI, NOI) pare consenziente 

o arresa all'ineluttabile.

Be', cari maschietti, a breve inizierà una schifezza di supercoppa (la minuscola 

non è a caso). Partite che per questioni politico ed economiche saranno giocate  

in un paese in cui i diritti delle donne, e non solo, sono calpestati.

Vediamo, cari maschietti che ammantate l'otto marzo con frasi del tipo “tutti i 

giorni 8 marzo”, se avrete il “Maschio Coraggio” di evitarvi la supercazzola in 

questione.

Vediamo quanto, al cospetto di una palla, calerete le braghe o vi schiererete con 

l'altra metà del cielo…

Alle femminucce neanche lo chiedo; lo pretendo!


P.S.
Oggi quei bimbi sono splendidi Uomini, meditate genitori, meditate...


Fonte immagine:
http://www.edizionigoree.it/le-origini-del-calcio/

Nessun commento:

Posta un commento

Translate