Tsu-chu
calcio
Avevamo una manciata
di anni, pochi da non usare, per contarli, tutte le dita
delle mani.
Io e Cinzia.
Bimbe con i
calzoncini corti in un cortile urlante e profumato da biancheria
stesa
al sole.
I figli degli anni
'60.
Portavamo fieramente
le croste rinsecchite sulle ginocchia. Croste che si
formavano a ogni
inizio di primavera per scomparire solo dopo il primo ottobre,
giorno
in cui iniziavano le scuole.
Non eravamo sole io
e Cinzia. Insieme a noi i nostri amici e compari di
ginocchia
sbucciate;
Enzolino, Enzolone,
Mario, Lucianino, Marco, Luca, Diego.
Loro erano quelli
con cui giocavamo a ogni gioco, da Madonnina a Figiu.
Giocavamo alle
Olimpiadi, a Mollettone alla Settimana e giocavamo a calcio…
calcio.
Non ho mai troppo
amato quel “gioco”, tuttavia se si decideva di calciare,
anziché
girare come trottole impazzite intorno alla roulotte dei genitori di
Diego,
io giocavo.
Cinzia, se ben
ricordo, era posizionata all'attacco io in porta.
I nostri amici non
hanno mai manifestato disappunto rispetto alla differenza
sessuale.
Siamo cresciute in un cortile insieme a tutti maschi, ma eravamo
bimbi, solo bimbi e nessuno di loro si è mai sognato di dirci: “
voi No”.
Secondo me non lo hanno mai neanche pensato.
Eravamo come loro,
non mi ha mai neppure sfiorato il pensiero che essere
femmina fosse
un problema o, peggio, segno d'inferiorità. Noi giocavamo,
giocavamo
tanto e sempre.
Oggi mi rendo conto
che nessuno proteggeva nessuno e tutti proteggevano tutti.
Oggi mi rendo conto
che le cose così come sono non vanno bene, il disgusto sta
via via
prendendo il posto del cattivo gusto. L'astina dell'abitudine alle
nefandezze si alza sempre di più e la società (NOI, NOI, NOI) pare
consenziente
o arresa all'ineluttabile.
Be', cari
maschietti, a breve inizierà una schifezza di supercoppa (la
minuscola
non è a caso). Partite che per questioni politico ed
economiche saranno giocate
in un paese in cui i diritti delle donne,
e non solo, sono calpestati.
Vediamo, cari
maschietti che ammantate l'otto marzo con frasi del tipo “tutti i
giorni 8 marzo”, se avrete il “Maschio Coraggio” di evitarvi la
supercazzola in
questione.
Vediamo quanto, al
cospetto di una palla, calerete le braghe o vi schiererete con
l'altra metà del cielo…
Alle femminucce
neanche lo chiedo; lo pretendo!
P.S.
Oggi quei bimbi sono
splendidi Uomini, meditate genitori, meditate...
Fonte immagine:
http://www.edizionigoree.it/le-origini-del-calcio/
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