mercoledì 28 agosto 2013

Ufficio baratti

Se esistesse un ufficio baratti… io baratterei:
ogni parola rabbiosa da me proferita con il gioco del silenzio
gesti donati a chi oggi non ha volto con braccia conserte
tutti i sorrisi sciupati con maschere di cera
i miei passi compiuti verso il vuoto con una sedia a dondolo
tutte le parole non dette con un magnetofono Castelli
i pensieri usitati con fogli bianchi
le carezze superflue con un manicotto di lana
la comprensione dello sterile con L’Arte della Guerra di Sun Tzu
ogni istante di vana attesa con una motocicletta
tutti i sogni non realizzati con una notte in un museo
per ogni desiderio inadempiuto una biglia di vetro colorata
ogni singola preoccupazione per chi non è Stato con bottiglie di vino rosso
ciascuna lacrima dedicata al nulla con un carillon
la speranza con un paio di pattini a rotelle
gli attimi di malinconia con un biglietto del treno
l’amore donato in malo modo con una passeggiata sugli Champs Elysées
tutte le illusioni con cinque sedute d’ipnosi
la mia pittura con un fermaglio per capelli

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