emmegrafia
Emme, ovviamente, iniziale del suo nome.
Conosco lui bene e da parecchio tempo. Viviamo in città
lontane tra loro, ma il “buongiorno” è pressoché quotidiano.
Ingegnere serio, pacato, schivo e solo apparentemente
“in-quadrato”. Uomo, in realtà, estroso, dotato di grande fantasia e capacità
artistiche.
Fotografo eccellente, ottimo conoscitore di musica, innanzitutto
jazz.
Parliamo tanto, io ed Emme, parliamo di ogni cosa.
Tutto ciò che so fare con il PC lo devo a lui, alla sua
capacità d’esposizione, ma soprattutto, alla sua smisurata pazienza.
Dalla grattachecca al cimitero acattolico, passando per la
Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, con il suo Grande Raccordo Anulare, è,
insieme a lui, Annarella da abbracciare.
Emme, tutto sa di me, tutto so di lui; una delle persone più
care della mia vita, un affetto importante.
Uomo timido, garbato, Uomo dal gusto raffinato.
Uomo alto, alto, alto…
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