La luce aspetta
a labbra stette la
fine della notte.
Il ragno divide i
suoi pensieri con i miei
arrampicandosi sul
muro.
Giù in strada
il camion delle
pulizie
elimina le impronte
di una città
scalza.
La schiena urla la
mia accidia
e il cartellone
pubblicitario
mi danza addosso
tutta la sua
illusione.
Mi alzo dal letto.
Non riesco a dormire
ogni volta
che i fantasmi
invadono il letto
con occhiali neri
facendomi sentire un
misantropo
appartato
rinchiuso
dentro la nostalgia
delle mie mancanze.
Accendo una
sigaretta
e scrivo dopo aver
letto
Majakovskij
e ascoltato
Nick Drake.
Il cuore è il
motore
l'anima la forza
motrice.
Nessun commento:
Posta un commento